venerdì 16 febbraio 2007

...MICHELE INCONTRA MICHELE...


Ti conosco, io lo so come sei....come sei davvero...io lo so come sei, niente maschere con me, nessun tipo di carnevalata. Tu sei il tipo che non usa la mente....

Una volta credevo che al mondo ci fossero 2 categorie di persone: quelle che usano la mente e quelli che non lo fanno. Poi ho capito. Tutti hanno la mente, ma non tutti vogliono usarla.....perchè non è mai questione di intelligenza e sensibilità, no, quelle sono tutte stronzate da film, spiritualismo spicciolo e autoesaltazione personale. Non ci sono alibi, non ci sono scuse.

La realtà è sempre, in ogni momento, di fronte a tutti....e tu non vuoi vederla. Non usi la mente, ma io te la farò usare, puoi starne certo. Normalmente non lo faresti....NO! Sei troppo impulsivo!...Non lo faresti nemmeno con una pistola puntata in fronte, preferiresti affrontare la paura, preferiresti giocarti la vita piuttosto....ma adesso siamo soli....adesso siamo io e te....una pilot nera ed un foglio bianco....e finchè sei quì tra queste righe, tu mi appartieni, in maniera totale...assoluta....ed io ti costringerò con la forza a ragionare, anche a costo di farti del male. Perchè???....E' troppo presto per i perchè, prima devi sentire la storia....Ti piacerà, è una specie di storia d'amore.....o di odio....alla fine anche l'odio per se stessi è amore no? Non sei forse disposto ad ammettere che ogni cosa che ci muove alla fine è amore?

Ora facciamo le cose con ordine, prima la storia poi le spiegazioni.

A scuola, sin da piccolo, ero uno dei molti, uno dei tanti.......forse meno dei molti e meno dei tanti...Non particolarmente sportivo, non particolarmente sveglio, non particolarmente niente.....Stavo per ore e ore chiuso in camera a fissare il soffitto e a pensare, pensare semplicemente. Ricordo anche che amavo leggere, e forse lo amavo già prima di impararlo, quando prendevo tra le mani i libri "enormi" di mio padre, li aprivo e dentro vedevo queste lunghe distese nere di simboli senza significato.....allora non sapevo cosa fossero i libri, ma desideravo imparare a leggerli, perchè mi dicevo che dentro i libri tutte le cose venivano spiegate. Durante la scuola qualcosa iniziò a cambiare. Vidi l'infanzia, l'amicizia, cominciare a sbiadire a disperdersi nel mondo enorme. Vedevo i miei compagni farsi adulti, iniziare a fumare, a bere e andare a donne. Le ragazzine truccate diventavano sempre più inavvicinabili e iniziavano ad andare in bagno a coppie.....a fare che poi???? Come se già sapessero il loro posto, come se qualcuno gli avesse dato delle precise istruzioni in merito.....cambiavano per andare a collocarsi nei tasselli lasciati loro liberi dalla società. Arti e mestieri.....tu sarai poliziotto, tu sarai commessa, tu sarai marito e tu sarai madre, tu ladro, tu politico, tu puttana e tu dottore.....però....però si erano scordati di me.....io ero sempre lo stesso e non capivo.....non capivo cosa facesse la differenza; perchè anch'io non cambiavo e non trovavo il mio posto??? Perchè non abbandonavo il mondo dell'infanzia anch'io??....Così da un giorno all'altro mi trovai solo in un mondo di adulti....o meglio....in un mondo di persone che pensavano di essere adulti.....perchè??....Ecco l'ennesimo pechè.... Vuoi bruciare le tappe? Vuoi che interrompa la storia? Cosa c'è, ti brucia voltarti indietro e osservare il passato? No.....non è da te vero? Sei troppo orgoglioso......sei troppo testardo.....sei troppo coglione!!!

E' solo che, e questa volta te lo devo dire, in quel mondo pseudo-adulto tu avevi già una collocazione.... Eri già pre-impostato come lo erano tutti gli altri....Ti ricordi io sono quì a raccontarti la mia storia, che è la tua....perchè??...Mi hai stancato, comunque credo di esserci riuscito alla fine, a portarti dove volevo......e se non ci sono riuscito si vede che non sono abbastanza bravo, o tu non sei abbastanza attento. Non ha importanza adesso.....non più....Volevo solo portarti a questa semplice domanda, a questo semplicissimo pensiero che non è mio....ma è tuo.....perchè ti ho mentito, e nella tua mente non c'è niente che mi appartenga, e tutto quelli che ci trovi è tuo....solo tuo. I piaceri piacevoli e quelli spiacevoli, il bene e il male, la felicità e il dolore......è tutta roba tua ed io non ci ho niente a che fare con quelle cose.....io con quelle cose ho smesso di giocarci tanti tanti anni fa.

Non lo so come ti senti adesso, mi piace pensare che ti senti come me.....stanco.....affannato come dopo una lunga corsa.....sbattuto.....scosso. Domani avrai dimenticato, domani tornerai nei ranghi, e ti domanderai che diritto ho io a dirti certe cose o anche solo a fartele passare nella mente. Il punto è che io non ti ho detto nulla che tu non sapessi già. Ricordi cosa ti dissi all'inizio?? Tutti hanno la mente, ma non tutti vogliono usarla. Io te l'ho fatta usare.....Spero almeno questo....almeno per una frazione di secondo. Non so cosa succederebbe se tutti la usassero sempre, non per scelta, ma per natura. Forse adesso non mi troverei in un mondo di palmari e televendite, non lo so......forse ci sarebbero solo persone tristi e sole, neanche questo so, non mi faccio più domande, ho smesso. Non so neanche dirti perchè l'ho fatto, e come mi sento adesso ad averlo fatto.....forse solo per sapere almeno come ci si sente ad essere un piccolo tarlo.......un piccolo tarlo rannicchiato in fondo al cervello che dice con la sua vocetta stridula: "SEMPLICI GESTI.....SONO I SEMPLICI GESTI A RENDERCI VERAMENTE UGUALI...."

Pensa Michele.......non smettere mai di far volare i tuoi pensieri!!..........

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